L’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, effettua sopralluoghi in strutture sanitarie.
“Siamo in un Hub vaccinale che potrebbe fare molto di più, segno che non si è compresa la gravità del momento. Sono qui per ringraziare chi ha lavorato e sta lavorando. Quando faccio visite senza preannunciarle mi rendo conto meglio della realtà. Dobbiamo fare di più. E tornerò di nuovo a Gela sabato per incontrare le istituzioni locali e i medici di medicina generale“. Lo ha dichiarato Razza dopo una visita a sorpresa nella struttura vaccinale di Gela.
“Quando leggo sui giornali di sedicenti movimenti no-vax che vogliono paralizzare l’Italia mi indigno, perché non si può mettere a rischio la nostra vita di relazione e la nostra economia in questo modo – continua -. Lo dico in un palazzetto, ora allestito ad Hub, dedicato alla figura di Francesco Cossiga: nessuno pensi che la libertà individuale possa rappresentare la dittatura di minoranze. Lo Stato non lo può accettare“.
Razza effettua un sopralluogo anche nell’Hub vaccinale di Agrigento, ubicato nel Centro congressi. “Agrigento è una sorpresa e un esempio per tutta la Sicilia – dice il componente del Governo isolano -. Nessuno all’inizio della campagna vaccinale avrebbe immaginato un’adesione così importante. Sono convinto che raggiungeremo certamente il target dell’80% entro il 30 settembre. In questa provincia esistono storicamente forti criticità nell’assistenza sanitaria, che meritano sempre maggiori attenzioni soprattutto per il reperimento del personale. Ma ho visto una presenza attiva di operatori, un felice rapporto con la medicina di base e i pediatri di libera scelta, una seria interlocuzione istituzionale con l’amministrazione comunale e il sindaco di Agrigento, tutti fattori che hanno determinato un clima positivo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Razza visita pure l’ospedale di Ribera. “Anche Ribera sta registrando una buona performance vaccinale e pure qui penso che riusciremo a raggiungere i target previsti – rivela l’assessore -. Sono felice di aver visitato un ospedale che era prossimo alla chiusura e abbandonato al suo destino. C’è un programma di lavoro, abbiamo realizzato qui il Polo per le malattie infettive, atteso in provincia di Agrigento da decenni e mai realizzato. Non ci basta, ovviamente, quello che abbiamo già fatto. E mi aspetto che presto possano realizzarsi tutti gli impegni assunti. È una sfida perché oltre il Covid e dopo il Covid deve esistere un sistema sanitario capace di rispondere alle esigenze dei cittadini”.